Articolo del 13 Settembre 2013
Sono parecchie le patologie che mi è capitato di gestire nel corso degli anni di attività di riabilitatore cardiologico nella provincia di Reggio Emilia, ma quella che più frequentemente si è posta sulla strada della "guarigione" e quindi più spesso ho dovuto affrontare e contenere è lo scompenso cardiaco. Vorrei per questo motivo dedicare le prime poche righe di questa sezione del blog alla sua definizione.
Esistono numerose definizioni di scompenso cardiaco (SC), specie quando si prende in considerazione lo SC cronico, la forma certamente più frequente e oggetto unico di questo articolo. Ogni definizione, tuttavia, tende ad evidenziare aspetti specifici di questa sindrome complessa e non può essere, pertanto, considerata pienamente soddisfacente.
La definizione probabilmente più appropriata è quella data da Braunwald (Braunwald E.Heart Failure: An overview. New York: Mc Graw Hill. 1997) nel suo trattato: lo scompenso cardiaco è uno stato fisiopatologico nel quale la compromissione delle funzioni cardiache fa sì che il cuore non è più in grado di pompare una quantità di sangue adeguata alla richieste metaboliche dell’organismo o può farlo, ma solo a prezzo di pressioni di riempimento eccessivamente elevate.
A breve ulteriori approfondimentie e soprattutto notizie sull'allenamento dei pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico!
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