Articolo del 24 Febbraio 2014
Sabato 22 febbraio presso il CTR di Reggio Emilia si è radunata la Nazionale Italiana di Ultramaratona, un evento importante e particolarmente carico di significati sportivi e scientifici.
Occasione imperdibile, visto il taglio scientifico del raduno, per testare i ragazzi della nazionale con il sistema BTS, ovverosia la nuova apparecchiatura biomeccanica per la valutazione del funzionamento del nostro scheletro in movimento.
Questo esame tridimensionale, sofisticato e preciso al centesimo di millimetro, è quanto di meglio, ora, si possa utilizzare per prevenire infortuni, migliorare le performance e monitorare la meccanica di spostamento negli atleti di ogni disciplina sportiva.
I dati da raccogliere, su esplicita richiesta dello staff della nazionale, allenatori e medici, si amplia in corso d’opera per permettere agli stessi di risolvere alcuni problemi posturali ad atleti con “patologie complesse”.
L’esame, tra telecamere e computers, tread mils e scarpe da running è stato completato per gli atleti di punta delle 2 discipline fondamentali (100 km e 24h) e le sensazioni che rimangono sono forti!
Alcuni di questi atleti hanno fisici provati, gli infortuni subiti, spesso, sono stati molto gravi, eppure sono tutti sorridenti ed entusiasti come bambini al campetto!
Sicuramente i muscoli scolpiti e le doti meccaniche naturali, assieme alla predisposizione metabolica indiscussa, rendono gli ultramaratoneti macchine economiche e perfette, credo però che la loro forza principale risieda nella mente…forse superiore, forse di ferro, probabilmente vincente e imbattibile! La disponibilità e la competenza rende loro soggetti ideali a cui somministrare test sofisticati, in cui la pazienza e la comprensione delle spiegazioni sono determinanti per la buona riuscita. Vorrei quindi ringraziare questi eroi moderni per avere accettato con intelligenza i nostri consigli e spero che il lavoro svolto insieme possa portare loro soddisfazioni agonistiche grandi quanto il loro cuore!
Un ringraziamento particolare va alle due persone che a diverso titolo hanno diviso con me questa bella esperienza professionale, Michele Raggi, ingegnere geniale, e Giovanna, compagna fotografa e presenza rasserenante.
Un saluto speciale ed opportuno a Daniele Palladino, eroe reggiano della 100 km e “gran personaggio”, che lasciato durante il riscaldamento della maratona di Reggio nel dicembre scorso, con la frase “Ci vediamo dopo la gara” ho rincontrato solo sabato, a distanza di 2 mesi e mezzo, in quanto essendo LUI arrivato al traguardo 50 minuti prima di me non ha avuto modo di vedermi all’arrivo e nemmeno nella mezz’ora di stretching del dopo gara!!!
I test Bts sono molto interessanti anche per dilettanti e appassionati, un sistema all'avanguardia che richiede un investimento contenuto permettendo di migliorare le proprie performance e prevenire fastidiosi infortuni. I test si rivolgono a ciclisti e runner, per info sono qua!
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