
Articolo del 1 Dicembre 2015
È possibile allenarsi un anno e chiudere una maratona con un tempo più che dignitoso? Dipende!
Da un anno circa collaboro con Stefania al raggiungimento dei suoi obiettivi sportivi. È sempre interessante accettare sfide per interposta persona e questa, come ogni altra, nascondeva il miraggio del successo e la grande incognita del fallimento. Stimolante, appunto, in quanto le operazioni a rischio zero non pagano mai in termini di soddisfazione!
CORTINA-FIRENZE in un anno di allenamento. Pronti... via!
Maggio 2015: CORTINA – Dobbiaco
C’è pochissimo tempo per costruire una performance di buon livello, anche perché l’atleta in questione è una neofita della corsa! Badiamo al sodo, mettiamo in campo cuore, cervello e chilometri (tanti da non rischiare l’infortunio serio, ma sufficienti per cominciare a pensare da podisti)!
Forza BART! I metri scorrono sotto le sue scarpe in modo diligente, ma ovviamente un po’ caotico in quanto lei, neofita del running, è appassionata di una serie infinita di attività sportive da compagnia che le riempiono pomeriggi e serate! Situazione non ideale per preparare una corsa come la CORTINA – Dobbiaco, ma tant’è… dobbiamo andare avanti e la scelta obbligata di fare pochi allenamenti di qualità è tutta da verificare. In breve la speranza di portare a termine la corsa e di avvicinare l’obiettivo tecnico che ci eravamo fissati si concretizza nella costanza di rendimento e nei risultati dei test sempre migliori. Il giorno della gara è una festa. Il risultato crono passa in secondo piano, ma ciò che da tecnico mi ha incuriosito e reso orgoglioso del lavoro svolto è stata la nuova sfida nata, in parte, dall’entusiasmo del risultato catturato sotto lo striscione dell’arrivo di Dobbiaco, ma anche, penso, dalla passione maturata da questa nuova runner e dalla magia della fatica che quando entra nella tua vita a volte non esce più!
Nuova sfida dicevamo…E SE VOLESSI FARE UNA MARATONA? Urca!! Certo che si può fare, ma ti chiedo, se ti interessa che continui la nostra collaborazione due impegni inderogabili: più spazio per allenamenti specifici e un’alimentazione adeguata al carico di lavoro che diventerà molto pesante! OK COACH ACCETTO! Ora siamo qui tutti soddisfatti a parlare di maratona ma il percorso è stato lungo, duro e spero esaltante per lei come per me!
Novembre 2015 FIRENZE Marathon
Quattro mesi per completare una preparazione che possa gratificare con un buon risultato! Questo l’obiettivo del coach. Ti chiedo di seguirmi, ma vorrei darti in cambio un risultato del quale essere orgogliosa per sempre! Non facile, ma possibile! Qualche test semplice per cominciare. Velocità, soglie, carichi settimanali iniziali… si può partire! Questa volta non si scherza. Gli allenamenti si moltiplicano e le attività di supporto entrano nella quotidianità a rendere meno logorante l’incessante scorrere dei chilometri! Il piano alimentare e le strategie di reintegro sono stati sistemati e credo che a lungo andare porteranno ai muscoli di Stefania qualche giovamento. Il periodo di 19 settimane per arrivare preparati è ideale e la scelta tecnica cade su una doppia onda di carico… classica, ma stressante per muscoli e mente! Ho puntato su un microciclo di lavoro su 4 sedute di run + 2 allenamenti di core training e tecnica di corsa, e due attività sportive compensative come nuoto e bicicletta. Costanza e tenacia. Il percorso si snoda tra interval training e lunghini a ritmo condizionato. Test e garette preparatorie strutturano e danno valore all’allenamento.
Dai Stefy! Il ritmo è aumentato, verso la fine di settembre IO ho stabilito il ritmo maratona al quale correrà! Si sa il RM è un valore dedotto, quindi solo ipotetico, ma credo che identificarlo con approssimazione accettabile sia vitale. Due corsette che mi servono da test ed eccomi qui con la convinzione, per ora solo mia che BART possa fare una bella gara! Imposto i tempi di allenamento perché si possa correre attorno alle 4h15’… sarebbe toghissimo! Un piccolo infortunio ci toglie una settimana di allenamento e la mia preparazione che già è molto intensa (lo so è un mio difetto-pregio!!) diventa rischiosa. Il carico aumenta e lo scarico non è completo. Sono preoccupato, ma se vogliamo tanto dobbiamo osare. Il LUNGHISSIMO è corso in condizioni non ottimali, ma viene portato a casa con un tempo che mi fa dire, dentro, ovviamente, CI SIAMO! Ultimi ritocchi, scarico lento ma progressivo ed un allenamento fatto assieme che ha maturato dentro di me e spero dentro di lei la consapevolezza che la gara sarebbe stata bella e sorprendente! Scarpe nuove? Colazione abbondante? Parto lenta per crescere? Domande quasi scaramantiche ma che nascondevano attenzione per i dettagli e un’idea definitiva. Sarò FINISHER!
LA MARATONA È CORSA!
413 non è altro che il tempo… 4 ore e 13 minuti che hanno accompagnato BART nei suoi 42195 mt!
Brava! La maratona di per sé porta un carico enorme di emozioni, ma questa è stata anche una piccola impresa sportiva. Complimenti per il risultato! Che possa essere di stimolo per altri principianti a seguire il tuo percorso.
Ah Stefy… dimenticavo… IL PROSSIMO OBIETTIVO?
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