
Articolo del 26 Agosto 2016
Da un po' si trovano in rete diversi articoli che parlano della birra e del suo potere reintegrante. Dissentire non è mai popolare. Al giorno d’oggi chi dissente è un orso, un lupo solitario. Chi non sta al gioco è diversamente rompiballe. Chi non beve una birretta in compagnia, o uno spritz o un calice di bollicine, è un grigissimo vecchio bacchettone.
Non ho mai avuto difficoltà a dissentire ma altrettanto, non ho mai fatto grandi problemi a divertirmi e vivere spensieratamente cene, feste o raduni estemporanei. Oggi invece scatta il pippone! Ognuno di noi sportivi è libero di alimentarsi, allenarsi, divertirsi e socializzare come meglio crede, ma... Oggi ho deciso che esiste un ma. Esiste in quanto si parla di sport e si parla di sport e sportivi in rapporto all’alcool.
Io ho tre, a diverso titolo, figli e ritengo importante per loro prendere una posizione netta a proposito della birretta post allenamento, o dell’aperitivo post birretta post allenamento, o della birretta post gara o della bottiglia post birretta posta gara etc etc. Non mi piace l’idea che si associ culturalmente l’alcool allo sport. Non voglio che i miei figli pensino che sia normale per uno sportivo bere! Intendiamoci.
Non parlo di alcoolismo, ma dell’abitudine che serpeggia tra i runner, piuttosto che tra i triatleti, o sportivi di endurance in genere, che “la birra è un ottimo integratore” o che “ci siamo sfondati di vasche e di chilometri ora ci meritiamo una bottiglia che tanto non fa nulla e ci aiuta a reintegrare i liquidi persi e magari facciamo il pieno di sali minerali e antociani, magari conditi con un po’ di piacevoli aromi del luppolo o di vitamine dei lieviti!"
Non voglio soffermarmi oltre sulla questione educativa ma approfondire quella metabolica sportiva. L’alcool ad un atleta fa male! Non è un caso, ad esempio, che al Challenge di Roth, dove sembra scorrere birra a fiumi, la birra dentro al villaggio sia rigorosamente analcolica! Fa molto male quando assunto in dosi massicce, meno male se non si raggiungono i 40 grammi die, indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma sempre di effetti negativi si parla.
Effetti che vanno ad affievolire l’effetto dell’allenamento…vediamo come.
Premetto che 1 litro di birra contiene dai 40 ai 80 gr di alcool e che le altre bevande alcooliche generalmente di più.
L’alcool può influenzare negativamente le performance sportive? La risposta è SI! Per queste 5 ragioni.
• L’alcool prima di ogni altra considerazione, dobbiamo accettare che sia ricco di calorie. Si potrebbe pensare che sia una superbevanda per uno sportivo: energia pura pronta a essere utilizzata. Eppure è un alimento ricco di calorie dette “vuote”, ovvero prive del tutto o quasi, di micronutrienti (sali minerali, vitamine…) altrettanto necessari allo sportivo per la costruzione delle strutture delle cellule. Il risultato più immediato dell’assunzione di calorie vuote è uno dei rischi che ogni sportivo vorrebbe scongiurare: l’accumulo di grassi. Non è difficile immaginare come l’aumento di peso possa influire sulle performance.
• Un effetto dell’assunzione di alcool sul metabolismo è il consumo accelerato del glucosio accumulato, con conseguente prosciugamento delle risorse necessarie ad affrontare gli sforzi di endurance.
• L’assunzione di alcool in grandi quantità porta all’acidificazione del sangue. Un’intossicazione da sostanze di scarto metabolico che portano a stanchezza e malessere soprattutto in occasione di sforzi prolungati.
• I muscoli hanno bisogno di ossigeno per produrre energia e l’alcool altera il sistema di trasporto dell’ossigeno ai tessuti attraverso l’emoglobina. La conseguenza è la perdita di potenza dei muscoli.
• Allenamento di massa? Allora è meglio lasciar stare l’alcool. Il metabolismo risponde alla riduzione del testosterone legata all’abuso di alcool con una riduzione della sintesi proteica necessaria alla costruzione di tessuti muscolari.
Dunque cinque buone ragioni per non assumere alcool (soprattutto quello in eccesso e frequente) se si tiene al proprio benessere e alle proprie performance in tutti gli sport, e in particolar modo nelle attività sportive di resistenza. Ma anche 5 buone ragioni per non promuovere alle nuove generazioni questo stile di vita. Ogni podista, ogni triatleta ogni ciclista di alto, medio o basso livello è, per chi osserva, un esempio.
Che dire?
È piacevole bere una birra con gli amici dopo l’allenamento, è importante socializzare e sentirsi al centro di quel mondo che per 4 ore si è evaso pedalando furiosamente su una scomodissima sella in carbonio. È piacevole, e forse anche sacrosanto e sicuramente comune, ma… ecco che ritorna il ma, quando lo facciamo non giustifichiamoci asserendo che stiamo integrando… stiamo semplicemente divertendoci in un modo non esattamente sportivo.
Premessa: io non sono contro il pensiero altrui.
Il punto è che lei ha detto (o fatto capire) più volte “in grandi quantità” mentre leggendo altri articoli si raccomandano sempre piccole dosi.
Per quanto riguarda la parte alcolica, generalmente è davvero poco il 4 o anche 5%.
Credo che le vitamine di cui parlano altri articoli non vengano dall’alcol.
Poi ovviamente non sto dicendo che il suo articolo sia sbagliato in quanto io non ho il titolo di studio adatto per dire se la birra sia giusta o no per lo sport.
Grazie del tuo commento Paolo.
L’argomento è abbastanza complesso e ci sono molti fattori in gioco. Diciamo che principalmente dobbiamo iniziare a gestire l’alcool in modo occasionale e non come una abitudine. Questo già sarebbe un grande passo avanti per la nostra salute e per le nostre performance.
Ciao Gabriele, ho letto con interesse il tuo punto di vista :-).
Pratico ciclismo su strada ed evito gli alcolici come la pesta (perché non mi piacciono) ma UNA sola birra (0.33) post allenamento (quelli intensi) mi piace concedermela e non per una questione di gusto o per socializzare. Ripeto, gli alcolici non li sopporto e ho un pessimo rapporto con le bevande dolci.
Mi sento di dirti che nel confronto con gli integratori presenti sul mercato, l’ho trovata nettamente più efficace e mi dà una sensazione di benessere immediata.
Ciao Paolo!
La birra senza alcol o con una gradazione sotto i 3.5 gradi, può essere considerare un buon integratore. Il problema della birra è l’alcol. Certamente una birra da 33 cc non fa danni e se ti fa sentire bene, ben venga! Recentemente sono stato ad un importante gara di triathlon in cui veniva servita birra a fiumi agli atleti, ma RIGOROSAMENTE analcolica. Credo che arriveremo anche noi in Italia ad aumentarne il consumo. Grazie del commento e soprattutto… buon allenamento!