
Articolo del 4 Giugno 2018
Il lavoro da sempre segna le nostre vite in modo indelebile. Spesso passiamo al lavoro la maggior parte della nostra giornata.
Possiamo affermare che tutte le categorie sono oggi tutelate nei diritti essenziali anche se molto ancora potremmo migliorare. Gli infortuni, gli incidenti, gravi o meno gravi nei quali il lavoratore oggi incorre sono una percentuale minima rispetto a quelli che ci affliggevano alla metà del secolo scorso. Le leggi anti infortunistica e una capillare sensibilizzazione dei datori di lavoro e dei lavoratori hanno dato i frutti sperati.
Tuttavia oggi credo che il discorso possa superare i concetti di “prevenzione” e “di anti infortunistica”, integrando la percezione di cosa davvero sia pericoloso per un lavoratore e cosa, oggi, lo sia meno.
Credo fermamente che non si debba comunque abbassare la guardia, affinché ogni luogo di lavoro sia sempre di più un ambiente adatto a vivere serenamente e a svolgere efficacemente il proprio compito professionale, qualunque esso sia.
Ma qual è la relazione tra forma fisica e infortunio sul lavoro?
Se non sono in forma dopo 6 ore di lavoro il rischio di inciampare su un gradino, di scivolare o di subire un danno muscolare da sovraccarico aumenta fino a fare diventare il lavoro e l’ambiente in cui si svolge rischioso. Non permettiamolo!
Un passo semplice, ma molto importante da fare per evitare buona parte degli infortuni acuti o delle piccole e grandi algie croniche è semplicemente mettere in relazione la qualità della nostra forma fisica con la probabilità di infortunarci.
Difendiamoci avendo cura del nostro corpo. Alleniamoci per stare bene con noi stessi, con la nostra famiglia, con gli amici, ma anche per poter vivere il lavoro in modo sereno e continuativo!
Ecco, credo che la visione corretta, anche se complessa, dell’idea di prevenzione sul posto di lavoro debba aprire una nuova porta. Lo stile di vita sano allontana, come oramai innumerevoli studi hanno evidenziato, la possibilità di contrarre malattie gravi e di infortunarsi, nella vita come sul lavoro!
Sono state portate a termine metanalisi importantissime che riconducono all’importanza decisiva ed irrinunciabile di uno stile di vita corretto come metodo primario di prevenzione. Prevenire significa evitare malattie invalidanti per lunghissimi periodi di tempo, tempo che potremmo spendere per vivere al meglio delle nostre possibilità con famiglia ed amici, hobby ed appunto lavoro!
Avete presente il passo del film L’attimo Fuggente? “Andai nei boschi per vivere con saggezza, vivere in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto”
Ecco… io credo che avere una buona qualità della vita sia il primo e insostituibile passo per potere vivere a pieno le potenzialità della nostra esistenza. L’alternativa è confinarla dentro limiti del tutto derivanti dalla nostra poca cura.
Lo sport, come lo intendo io, insieme ad una corretta alimentazione, è uno strumento alla portata di tutti per vivere meglio!
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