
Articolo del 20 Febbraio 2020
Si fa un gran parlare di benessere di questi tempi. Tutti, ma proprio tutti gli addetti ai lavori, medici, nutrizionisti, sportivi e divulgatori scientifici indicano la strada per raggiungere più o meno facilmente quello stile di vita che ci allontanerebbe da rischi di malattie croniche o acute, quelle che ci impedirebbero di vivere a lungo e soprattutto bene!
Ma dove porta davvero questa strada? Esiste davvero un luogo chiamato benessere?
Ma cose significa benessere e come si raggiunge?
L’OMS ne dà alcune definizioni di cui quella più recente è “lo stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale che consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale personale nella società”.
Come si conquista e si mantiene il benessere? I pilastri di uno stile di vita salutare sono sport e alimentazione! Non a caso tutti i consigli post intervento o seguenti un evento ischemico acuto sono indirizzati in questa direzione.
“Mi raccomando si metta a dieta e faccia un pò di moto!”.
Devo dire che non sempre questi consigli sono precisi e circostanziati e nemmeno, mi permetto, a volte convincenti e appassionanti. Chi è costretto a navigare il mondo del post-intervento/infarto da solo, solca un mare piatto, scivoloso e infido, fatto di confusione e mala informazione, allarmismo e luoghi comuni. I programmi di riabilitazione cardiologica hanno il grande merito di prendere per mano i pazienti che sono spesso smarriti e inconsapevoli e condurli verso il traguardo!
Già, il traguardo. Cosa consideriamo traguardo? Per esperienza diretta avendo fatto parte del primo progetto in italia di riabilitazione cardiologica ospedaliera, avendone seguito le sorti fino a non molto tempo fa, e continuando ad aggiornarmi costantemente, credo che si possa dire che il traguardo sia considerato il raggiungimento di una situazione sanitaria stabile e il reinserimento formale nella società civile. Ovviamente si possono fare diversi distinguo ma che non erodono il significato profondo della mia affermazione. Detto questo, in virtù della mia esperienza diretta come riabilitatore cardiaco ospedaliero e soprattutto attingendo alla mia esperienza di riabilitatore libero professionista, mi permetto di esprimere un parere sulla situazione e portare un punto di vista nuovo o semplicemente differente che consenta di riflettere insieme su questo ambito sanitario che non potrà che diventare sempre più importante.
Credo che il concetto di riabilitazione cardiologica (ma anche ortopedica piuttosto che angiologica) debba essere elevato. Credo si debba salire sulle spalle dei giganti. L’idea di benessere ha caratteristiche precise e riconoscibili!
Alimentazione e allenamento in riabilitazione: uno stile di vita che ti deve cambiare per sempre!
Anche e soprattutto con persone che devono riprendere la loro vita in mano, dobbiamo inseguire obiettivi alti e coraggiosi utilizzando metodi adeguati. Chi deve riabilitarsi deve pensare di entrare in zona benessere né più né meno che un altro membro sano della nostra società. Gli obiettivi prescindono lo stato di fitness che il paziente aveva prima dell’infarto. Anche lui come il resto della società dev’essere accompagnato ad un livello di benessere più in alto possibile.
L’alimentazione, seguendo le principali linee guida ad oggi confermate scientificamente deve essere sana e performante cioè deve garantire ai pazienti di introdurre ogni giorno tutti i nutrienti di cui si hanno bisogno per compiere performance sempre migliori mangiando alimenti con caratteristiche strutturali che possano proteggere l’organismo e non infiammarlo o peggio farlo ammalare! In altre parole non scontate anche in questo caso la parola illuminante è cambiamento!
Dobbiamo avere l’obiettivo di rendere il paziente la migliore versione possibile di se stesso. Non ci si deve accontentare di riportarlo al livello iniziale in quanto quello stile di vita e quel modo di essere lo ha condotto alla malattia e reso irrimediabilmente fragile. Riabilitare quindi vuole dire cambiare!
Cambiare verso uno stile di vita sano che è parte determinante dello stato descritto dall’OMS come di benessere! Ecco che i pilastri del benessere, alimentazione ed allenamento assumono una rilevanza ed un peso assoluto in questo percorso. Salendo sulle spalle dei giganti per continuare a vedere in grande, l’attività motoria deve essere ritagliata, come per gli atleti, addosso alla persona ed assumere caratteri particolari di progressività e misurabilità.
E il traguardo sarà non solo possibile ma avvincente!
Bravo Gabriele,sei sempre un passo più avanti!
Grazie infinite. Detto da lei vale il doppio!