Le associazioni sono spesso il punto di incontro e di riferimento di soggetti “fragili” (cardiopatici, anziani o obesi), che necessitano di percorsi di prevenzione o riabilitazione. I circoli per la terza età e i vari “amici del cuore” sono un importante sostegno per i propri associati e spesso alleati fondamentali della ricerca.
L’associazione è il luogo ideale in cui trovare supporto e chiedere aiuto. Non di rado il mondo associazionistico è il maggior promotore e sostenitore di importanti progetti di ricerca. Per questo diventa fondamentale la collaborazione tra le varie realtà coinvolte nella gestione delle specifiche iniziative ma soprattutto il loro coordinamento. L’esperienza di questi anni di lavoro a contatto con pazienti fragili ricoverati negli ospedali mi ha fatto percepire il grande vuoto che si crea tra l’ospedalizzazione e il ritorno alla vita quotidiana. È qui che si inseriscono i differenti progetti di allenamento che si possono creare, tenendo conto delle realtà territoriali e delle caratteristiche degli utenti, nonché degli strumenti di lavoro a disposizione.
E’ bene, inoltre, che ogni persona che si relaziona con soggetti speciali abbia una preparazione adatta a supportare le debolezze e insieme stimolare le risorse di ciascuno. Per questo è possibile organizzare lezioni e corsi di formazione per il personale interessato, nonché incontri specifici per gli utenti in cui approfondire le tematiche di maggior interesse.